Introduzione
Le ustioni rappresentano lesioni cutanee coinvolgenti sia l'epidermide sottile che il derma più spesso. Mentre l'86% delle ustioni è causato da lesioni termiche, il 4% è attribuibile a correnti elettriche e il 3% a sostanze chimiche. Questa attività fornisce una panoramica approfondita della fisiopatologia, dell'epidemiologia, della presentazione clinica, dell'valutazione e della gestione delle ustioni. Sottolinea inoltre l'importanza del team interprofessionale nell'educazione dei pazienti per prevenire tali lesioni e nel gestire efficacemente i pazienti colpiti.
Fisiopatologia e Classificazione delle Ustioni
Le ustioni possono derivare da varie cause, tra cui abusi, agenti chimici, correnti elettriche, fuoco e altri. La fisiopatologia varia a seconda del tipo di ustione. Ad esempio, le ustioni chimiche possono essere distinte in ustioni da acidi, che causano una lesione da coagulazione, e ustioni da alcali, che provocano una più profonda necrosi da liquefazione.
Storia e Esame Fisico
L'approccio alla storia e all'esame fisico delle ustioni dipende dalla gravità. Per ustioni lievi, si può procedere normalmente, mentre per ustioni gravi, l'approccio è simile a quello di un paziente traumatizzato. Fact cruciali includono il tipo di ustione, eventuali lesioni da inalazione e lesioni traumatiche associate.
Valutazione delle Ustioni
L'valutazione delle ustioni coinvolge la determinazione dell'estensione e della profondità delle lesioni. Metodi come la Regola dei Nove, la Carta di Lund e Browder e la Superficie Palmarare vengono utilizzati per stimare la percentuale di superficie corporea coinvolta. La profondità delle ustioni può essere superficiale (primo grado), parziale (secondo grado) o completa (terzo grado).
Trattamento e Gestione
La American Burn Association raccomanda il rinvio ai centri ustioni per pazienti con ustioni parziali superiori al 10% della superficie corporea totale, ustioni complete, ustioni del viso, delle mani, dei piedi, dei genitali o delle articolazioni principali, ustioni chimiche o elettriche, lesioni da inalazione significative e ustioni in pazienti con patologie mediche multiple.
Per ustioni minori, l'approccio "C" della cura delle ustioni può essere seguito: raffreddamento con acqua, pulizia con sapone delicato, copertura con antibiotici topici e bendaggi assorbenti, e comfort attraverso analgesici da banco o prescrizione.
Per ustioni gravi (>20% della superficie corporea totale), si raccomanda la rianimazione dei fluidi per mantenere un'output urinario >0,5 ml/kg/ora. L'utilizzo della formula di Parkland è comune, ma va adattato alle condizioni del paziente.
Diagnosi Differenziale
La differenziazione delle ustioni dalle condizioni come la carenza acquosa, blefarite o disfunzione delle ghiandole meibomiane, può essere cruciale per una diagnosi accurata.
Outcome e Ruolo del Team Interprofessionale
La gestione dei pazienti ustionati coinvolge un team interprofessionale composto da chirurghi, intensivisti, specialisti in ustioni, dietologi, fisioterapisti, infermieri, specialisti in cure delle ferite, pneumologi e chirurghi plastici. L'attenzione dovrebbe essere concentrata sulla prevenzione delle complicazioni e sulla ripristino della funzionalità.
Conclusioni
Comprendere la fisiopatologia, valutare attentamente le ustioni e gestire in modo appropriato sono fondamentali per ottimizzare gli esiti dei pazienti ustionati. Un approccio interprofessionale è essenziale per affrontare in modo completo le complessità di questa condizione.
Nota: Questo articolo fornisce una guida informativa e non sostituisce il parere professionale. Consultare sempre un medico per consigli specifici sul proprio caso.